Red Bull Peaks Trilogy – Teaser
Per inaugurare la stagione invernale 2014-2015, Red Bull lancia Peaks Trilogy, il progetto che rappresenta il condensato di capacità tecniche, esperienza e passioni dell’atleta Aaron Durogati, campione del mondo di parapendio nella specialità cross country, esperto sciatore, appassionato di speed riding e alpinista. Un’impresa mai tentata prima, immortalata dagli obiettivi del team di fotografi e videomaker Red Bull, che solo un personaggio eclettico come Aaron avrebbe potuto realizzare.
Molto più di un semplice tentativo di exploit sportivo, Peaks Trilogy unisce le più grandi passioni di Aaron: la montagna e il volo, la fatica della salita e l’adrenalina della discesa, sugli sci o sospeso in aria con il suo parapendio. Alla base, un’idea totalmente innovativa: raggiungere senza l’utilizzo di impianti di risalita o elicotteri la cima di tre montagne tra le più rappresentative dell’arco alpino (Monte Rosa, Monte Bianco e Breithorn) e scendere lungo i versanti più ripidi e selvaggi con la tecnica dello speed riding, ovvero sci ai piedi e con il sostegno di una piccola vela da parapendio.
A seguire Aaron, da terra durante l’ascensione e dall’elicottero durante le velocissime discese, gli occhi esperti del videomaker Damiano Levati e del fotografo Jonathan Griffith pronti a catturare i momenti più emozionanti e a portare a valle il racconto di una grande avventura da condividere con il pubblico.
L’EROE: AARON DUROGATI
Aaron Durogati è un’atleta professionista appassionato di tutti gli sport che si praticano in montagna. Nato a Merano (Bolzano), Aaron si è avvicinato per la prima volta al parapendio alla tenera età di 6 anni, in tandem con suo padre e a 15 ha iniziato a volare da solo. Da allora, ha iniziato ad allenarsi, impegnandosi al massimo per raggiungere il suo più grande desiderio: entrare nella lista dei migliori piloti di parapendio e competere nella World Cup. Nel 2012 il sogno si è avverato: Aaron ha vinto la sua prima Coppa del Mondo. La dedizione ha però spinto Aaron ad andare oltre e a prepararsi duramente per la Red Bull X-Alps, competizione unica di endurance cross country che unisce il parapendio e corsa. Nell’edizione del 2013, su trentadue partecipanti, ha ottenuto il settimo posto in classifica.
Oltre ad essere uno dei più forti al mondo nella sua specialità, Aaron è anche maestro e allenatore di sci, pratica freeride su qualsiasi pendenza e alpinismo. Per unire le sue più grandi passioni, volo e sci, si è avvicinato allo speed riding, disciplina nella quale l’atleta, con sci e una vela più piccola rispetto al tradizionale parapendio, può lanciarsi e planare ad alta velocità, superando quei pendii troppo verticali per essere percorsi sulle lamine. La filosofia dello speed riding è proprio quella di percorrere la montagna sulle proprie gambe il più possibile, librandosi in aria solo quando la pendenza non permette più agli sci di fare presa sul pendio o quando esso è interrotto da barre rocciose.
Nel 2014 Aaron ha portato lo speed riding a un nuovo livello con il progetto esclusivo Red Bull Peaks Trilogy, che lo ha visto completare un’impresa mai tentata prima.
Nel frattempo, prosegue la preparazione per il Red Bull X-Alps 2015, dove l’obiettivo sarà migliorare il risultato del 2013, sfidando il campione uscente Christian Maurer, che si è aggiudicato le ultime tre edizioni.
IL PROGETTO: RED BULL PEAKS TRILOGY
Red Bull Peaks Trilogy non è semplice adrenalina in volo dopo aver raggiunto la sommità di un pendio con mezzi di risalita meccanici, ma è la fatica di guadagnarsela al termine di una lunga ascensione alpinistica “human powered”. Esattamente ciò che Aaron Durogati ama e sa fare.
Per l’innovativo progetto firmato Red Bull, l’atleta altoatesino ha selezionato le tre vette più rappresentative delle Alpi, cariche di fascino e di storia: il Monte Rosa e il Monte Bianco e il Breithorn. Accompagnato dai suoi sci da freeride con attacchi da touring, Aaron ha raggiunto le vette di queste montagne, per poi iniziare la discesa con una vela da speed riding sulle spalle, sufficiente per sostenere il suo peso in aria e per consentirgli di sfiorare la neve con la superficie degli sci. Una modalità che gli ha consentito di superare pendenze vertiginose e di superare le barriere rocciose più ripide che talvolta tagliano il pendio.
Aaron ha sviluppato una vela ad hoc per l’occasione: la sua superficie di 9 metri quadrati è più ampia per dare maggior sostegno nell’aria rarefatta dei quasi 5000 metri. A rendere ulteriormente difficoltosa l’impresa, l’impossibilità di testare e osservare in anticipo le discese: Aaron ha dovuto studiarne attentamente le linee attraverso fotografie.
Un progetto come Peaks Trilogy non è mai stato sviluppato prima d’ora e certamente influenzerà le imprese future di alpinisti e rider.